Stamattina non avevo voglia di andare in bici e mi sono messo a sistemare un po’ di cose per casa, ascoltando il podcast di radioscienza che scarico e ascolto fedelmente ogni settimana.
Nella puntata del 25 gennaio intervistano David Hand, docente di Statistica; in un suo libro si parla di una storia di coincidenze incredibili.
Presto particolare attenzione perché ultimamente alcune coincidenze stanno attraversando la mia vita, e me ne accorgo nonostante il sano scettiscismo con cui vanno guardate.
In breve, ecco la storia raccontata nel libro di Hand.
Il famoso attore Anthony Hopkins fu ingaggiato nel 1971 per un film tratto dal romanzo “La ragazza di Petrovka” di George Feifer. Per studiare a fondo la sua parte, cercò di comprare il libro in diversi negozi di Londra, ma stranamente il romanzo risultava introvabile. Dopo vari tentativi decise di tornare a casa, prese la metropolitana e scoprì che qualcuno avevo lasciato una copia del libro che stava cercando su una panchina alla fermata della metropolitana, proprio vicino a dov’era seduto lui. Nel 1973 Hopkins si trovava a Vienna per iniziare le riprese del film; incontrò Feifer che gli disse che aveva prestato l’ultima copia del suo libro ad un suo amico londinese e che in seguito era andata smarrita. Ebbene, la copia che Hopkins aveva ritrovato era proprio la copia di Feifer, riconoscibile da alcuni appunti scritti dall’autore stesso all’interno del romanzo.
[Potete ascoltare qui l’intera puntata http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-338b9cd6-839c-40f2-bd54-d3621ae959c8.html# , è molto interessante)
Resto abbastanza colpito.
La mia mattinata prosegue e prosegue l’ascolto di radioscienza. Un paio d’ore più tardi sento citare una massima di Yeats sull’educazione che dice più o meno: “L’educazione non consiste nel riempire dei vasi, ma nell’accendere dei fuochi”. Vorrei fermarmi per appuntarmela con un commento, ma sono un po’ di fretta perché sto andando a pranzo da mia madre e non mi piace arrivare in ritardo. Sono in auto e prendo il telefono, cerco la frase mentre guido, la trovo, mi spedisco il link alla pagina dove è citata. Sono tranquillo perché me la potrò rileggere poi con calma.
Pochi minuti dopo entro da mia madre che mi accoglie come sempre con il sorriso.
Dopo un paio di minuti mi dice: “circa un mese fa mi è arrivato il biglietto d’auguri natalizi della mia estetista, è lì sulla credenza, lo prendi?”
Mi sembra un po’ strano, ma eseguo e le chiedo il perché. Mi dice che non lo ha buttato per farmelo leggere, la frase le piaceva. Lo prendo e mi avvicino alla lampada per riuscire a leggere meglio.
Ecco il biglietto.
“No, non è possibile” ripeto alcune volte alternandolo a “pazzesco”; rileggo più volte il biglietto incredulo io stesso. Scatto questa foto per essere sicuro che non sia un’allucinazione.
Ovviamente poi racconterò l’intera storia ai commensali che condivideranno con me lo stupore per questa inquietante casualità, avvenuta proprio dopo aver ascoltato del libro di Hand che racconta della coincidenza del libro di Feifer.
A questo punto non mi resta che cercare e leggere il libro di Feifer per capire se dentro c’è scritto qualcosa su di me…. stay tuned!